Pizzo sorge su una rupe protesa sul golfo di S. Eufemia. Forse l'antica Napitio o Napitia;o forse d'origine alto-medievale, nel corso del Medioevo fu feudo di antiche famiglie nobiliari, i Ruffo e i Silva. E' nelle pagine della grande storia per essere stata luogo della cattura e della fucilazione di Gioacchino Murat, ex re di Napoli e cognato di Napoleone Bonaparte, le cui spoglie furono scaricate nella fossa comune sotto il pavimento della Chiesa di S. Giorgio, mai piu ritrovate. Fu proprio nel castello Aragonese (bell'esempio di architettura alto-medievale e di origine Angioina) che venne imprigionato e fucilato. Non lontano dal centro storico si trova la Chiesetta di "Piedigrotta", la cui leggenda risale al 1600, quando un veliero, in balia delle onde di un mare tempestoso venne a naufragare sulle rocce di Pizzo. I marinai attribuirono la salvezza alla protezione di un quadro della Madonna che si trovava sulla nave, ed insieme alla gente del posto, lo portarono in un'insenatura considerata piu riparata, diventando luogo di preghiera. Divenuta negli anni una Chiesetta in cui l'artista A. Barone, lavoro per anni scolpendo il tufo e creando delle bellissime statue, che racchiudono scene del vecchio e del nuovo testamento.
Pizzo costruita su un terreno di forte pendio, con le sue viuzze, scalette, balconi adorni di fiori…..regala l'impressione di essere capitati in un angolo sospeso dal tempo, dove vale la pena sedersi a gustare il famoso gelato il "tartufo di Pizzo".